
Akshobhya: il Buddha Imperturbabile
Akshobhya, il cui nome significa “Imperturbabile”, è uno dei Cinque Dhyani Buddha del buddhismo tibetano, simbolo della vittoria sulle passioni e dell’eliminazione dell’odio. Il suo corpo di fruizione, o Sambhogakaya, è Vajrasattva, l’Essere di puro Diamante. Akshobhya regna sulla Terra Pura orientale chiamata Abhirati, “il Gioioso”, dove chi vi rinasce non ricade in stati inferiori di esistenza.
Rappresentazione e Mantra di Akshobhya
Rappresentato con il corpo di colore blu, Akshobhya siede nella posizione del loto (vajrasana) e compie il gesto della testimonianza (bhumisparsha mudra), toccando la terra con la mano destra, simbolo della vittoria del Buddha Shakyamuni sulle tentazioni di Mara. Il suo bija mantra è “HUM” e il suo mantra principale è “OM AKSHOBHYA HUM“.
Saggezza e Associazioni
Appartenente alla famiglia Vajra, Akshobhya incarna la Saggezza Specchiante, che trasforma la rabbia e l’odio in saggezza illuminata. È associato all’elemento acqua, al suono, al flusso del sangue e ai reni. La sua consorte è Locana, il suo Bodhisattva è Vajrapani, e il Buddha associato è Kanakamuni.
Il Buddha Kanakamuni
Buddha Kanakamuni, noto anche come Konagamana, è considerato il secondo Buddha di questo eone fortunato (Bhadrakalpa). Nato a Shobhavati, visse come principe prima di rinunciare ai piaceri mondani, praticando l’ascetismo e raggiungendo l’illuminazione sotto un albero di Udumbara. Viene rappresentato di colore giallo, con la mano destra nel gesto di rassicurazione (abhayamudra) e la sinistra nel gesto di meditazione (dhyana mudra).
La Connessione con l’Inverno: meditazione su Akshobhya per il solstizio d’inverno
La pratica e la meditazione su Akshobhya sono particolarmente efficaci per trasformare emozioni negative come la rabbia in saggezza e per avanzare sul sentiero dell’illuminazione. Inoltre, Akshobhya è strettamente legato alla stagione invernale. Questo collegamento si basa sulla sua associazione con l’elemento acqua, simbolo di introspezione e potenziale latente. L’inverno, con il suo silenzio e il suo ritiro, rispecchia il processo di trasformazione interiore che Akshobhya rappresenta. Meditare su di lui durante questa stagione può favorire una profonda rigenerazione spirituale, in armonia con il ciclo naturale della vita. In questo momento dell’anno puoi meditare con il lato blu del Chorten orientato verso di te.
Fonte: sangye.it